Sabato 23 giugno mi sono recato a Sestriere per prendere parte insieme alla squadra ciclistica di cui faccio parte alla Kappa Marathon una granfondo ciclistica con il Colle delle Finestre (per la descrizione di questa vedi il link Bicicletta) e non potevo non aproffittare di questa occasione per una visita a qualche forte della zona. Dopo essere arrivati, aver fatto le iscrizioni e preso posto in albergo, sono riuscito a convincere un mio amico ad accompagnarmi in cima al Colle delle Finestre, un pò per visionare la salita e un pò perché ero curioso di visitare il forte omonimo. Siamo scesi da Sestriere verso Usseax, un paesino prima di Fenestrelle. Da li abbiamo preso sulla sinistra una stradina asfaltata indicata con un cartello ben visibile.
Dopo alcuni chilometri si incontrano due costruzioni enormi perfettamente restaurate,che erano state di proprietà degli Agnelli, poi venduti alla provincia e trasformati in sanatori. Ora fungono da alberghi e laboratori. Salendo ancora, la strada diventa sterrata, ma perfettamente percorribile con qualunque macchina, tutta in mezzo ai larici e con un paesaggio mozzafiato. Si passa sopra al Forte di Fenestrelle , il più grande complesso fortificato in Piemonte, lì non siamo andati perché é a pagamento e sei accompagnato, e ci vuole un intera giornata a girarlo tutto, per salire dal punto più basso a quello più alto ci sono qualche migliaia di scalini, e visto che il giorno dopo avevo la gara, non era molto indicato per le mie gambe. Poco dopo ci siamo trovati un forte sotto strada, era abbandonato e in rovina, di quelli che mi interessavano, però dopo un rapido giro intorno alle mura abbiamo proseguito verso il Forte delle Finestre, era quello che mi interessava.
Arrivati in cima, abbiamo trovato il forte grazie a un guardia parchi anche lui appassionato di fortezze, che ci ha raccontato tutta la storia del forte e il suo utilizzo. Sono stato ad ascoltare ammirato il suo racconto e dopo aver ringraziato, ho aspettato che se ne andasse facendo un pic nic nei prati, che grazie alle abbondanti piogge avevano dei colori magnifici. Una volta sicuro che il guardia parchi fosse andato via, (non penso che la sua passione gli avrebbe fatto chiudere un occhio sul mio ingresso) mi sono preparato e sono entrato all'interno da un'apertura che una volta doveva essere stato una ferritoia che difendeva il ponte levatoio.
La struttura era stata fatta su due piani, di cui il primo ormai era crollato, era uno stanzone lineare di 5-6 metri di larghezza e lungo quanto il forte, con delle stanze che si affacciavano verso le postazioni di tiro. Ero un pò deluso da quello che avevo visto, ma dopo un controllo più approfondito ho notato una stanzetta costruita nella zona posteriore del forte, dove all'interno una specie di tunnel buio entrava nella roccia, acceso la lampada frontale sono entrato prima nella stanza e poi all'interno della galleria che era in leggera salita con piccole stanzette hai lati e lunga una trentina di metri. A metà e alla fine della galleria ho notato due punti da cui entrava della luce, dovevano essere due uscite, mi ci sono diretto. Una volta uscito, mi sono trovato all'interno di un grosso scavo di forma circolare con i lati in cemento armato, doveva essere una torretta di tiro girevole, (fatta saltare dai francesi alla fine della guerra) la sommità della montagna era stata spianata ed erano state costruite due torrette per poter difendere anche le spalle del forte. Ero proprio contento e soddisfatto.
Sono rientrato nel tunnel e sono andato di nuovo verso il foro d'uscita, prima di uscire ho salutato un falchetto che avevo disturbato e che ogni tanto mi svolazzava sulla testa. Una volta uscito ho provato a capire che sistema avessero escogitato per poter entrare nel forte. Lavorando di fantasia penso che sia stato costruito un doppio ponte levatoio, una parte usciva dalla porta centrale del forte, e l'altro usciva dalla fine della strada che portava al forte, unendosi formavano un angolo a 90°. Il mio compagno era già tutto preoccupato mi aveva visto entrare da un buco, uscire sopra la sua testa (le torrette erano sopra all'ingresso dove lui mi aspettava) e ricomparire di nuovo dal buco, era un po confuso. Erano le 17.15 avevo ancora un pò di tempo per fare una visita al forte che avevamo visto più a valle e che mi aveva incuriosito, e senza perdere tempo ci siamo diretti lì.
Appena arrivato ho parcheggiato la macchina nei pressi del cartello che in dicava il nome del forte "Forte SerreMarie" e ne spiegava la struttura e l'utilizzo. Ho iniziato a cercare un'entrata (erano le 17.30 e non avevo molto tempo, dovevo anche rientrare in albergo per mangiare), dopo un rapido giro sull'esterno l'ho trovata, era un buco che avevano provato a chiudere con delle tavole, c'erano delle scale ancora in buona condizione che portavano al primo piano. L'interno del forte doveva essere a due piani, mai non rimaneva che il piano terra, uscendo dai locali da dove ero entrato, si arriva nel cortile del forte, un grosso piazzale con davanti la grande porta d'entrata del forte, servita da un ponte levatoio, ormai scomparso, ma con ancora i cardini ben visibili. Attraversato tutto il cortile mi sono affacciato da una specie di balcone senza ringhiera che dava sulll'esterno dell'forte, da li si aveva la visuale di tutto il Forte di Fenestrelle e di tutto il lato frontale del forte. Su questa "terrazzino" c'era un buco nel centro che molto probabilmente serviva come supporto a una mitragliera che avevo lo scopo di difendere l'entrata del forte e il fossato in caso che il nemico fosse giunto vicino alle mura.
Rientrato nel cortile, ho provato ad andare nei locali opposti a quelli dell'entrata, ma purtroppo le scale erano crollate e per scendere, non so chi l'aveva messa, c'era una putrella su cui bisognava fare gli equilibristi per scendere. Ho pensato se provare o no ma alla fine ho rinunciato era troppo rischioso, ed ero solo. Mi sono diretto verso l'uscita passando sotto un porticato, dovevano essere dei magazzini, e correvano lungo il lato del cortile paralleli alla porta d'ingresso del forte.
Arrivato nei pressi dell'uscita ho notato un corridoio che spariva nel buio assoluto, ero curioso e ho deciso di entrarci. Fino a quel momento non avevo avuto bisogno delle luci, ma da quel momento in poi mi sarebbe servita tutta la luce possibile, nel Forte delle Finestre sapevo quello che mi aspettava, mi ero documentato, quà no!
Non avevo la più pallida idea di dove sarei finito e cosa avrei trovato. Dopo una decina di metri il corridoio si separava in due, uno andava a destra e uno a sinistra, da che parte prendere? Non importava, tanto sarei andato da entrambe. Ho preso a destra, e il buio mi ha avvolto, mi più mi addentravo nel tunnel più l'aria si faveva umida e fredda, la volta era ricoperta da concrezioni calcaree e piccole stalagmiti, continuavo ad avanzare e non riuscivo a capire dove stavo andando, ad un certo punto mi sono trovato in una stanza molto grossa di forma rettangolare, da dove dai due lati partivano due altri tunnel questa volta più piccoli e stretti, entrare o no? Questa era la domanda che mi continuavo a fare, li non c'era proprio via di fuga, non conoscevo il posto, luce zero. Ho guardato il cellulare, ma era senza segnale, e chi mi avrebbe trovato li sotto? Un pò di ansia mi aveva assalito, ho cercato di calcolare il rischio, capire bene dove mi trovavo, prendere dei punti di riferimento. Ho fatto un piccolo tratto al contrario per capire bene la via d'uscita, e una volta riuscito a fare tutte queste cose, ero di nuovo tranquillo, mi sentivo sicuro, potevo continuare.
Il tunnel era molto stretto, i muri erano di pietra perfettamenti lisci e diritti e gli sfioravo con i gomiti, il buio era assoluto, ma dove ero finito? Non capivo, dopo cinque minuti che camminavo sorpresa, ero di nuovo nella stanza rettangolare da dove ero entrato nel piccolo tunnel, ma ne ero uscito dal'altro, quindi avevo fatto un giro in tondo. Ho iniziato a capire qualcosa, il tunnel passava sotto il fossato, e finiva nel contrafforte davanti alla fortezza, quel tunnel stretto doveva essere un ispezione alle mura del contrafforte, mentre la grande stanza era una polveriera, questo l'avevo letto prima di entrare nel forte sul cartello che ne spiegava la struttura e che diceva che nei sotterranei c'era una grande deposito di munizioni. Io l'avevo tovata! Ero soddisfatto, ora dovevo tornare indietro e controllare l'altra parte, arrivato all'incrocio dove ero passato prima, ho notato con sollievo che in fondo vedevo della luce, un uscita? o che cosa? Camminando più velocemente per via della maggiore visibilità sono arrivato in fondo a quel tratto di tunnel, la luce proveniva da delle ferritoie che servivano per proteggere il forte in caso che il nemico fosse arrivato fino nel fossato sul lato nord, quindi davanti la struttura era difesa da quel terrazzino su cui doveva esserci una mitragliatrice, mentre sul lato c'erano delle aperture nel muro di cinta.Gli ingenieri dell'epoca avevano pensato proprio a tutto. Avevo finito, era più di un'ora che ero all'interno e mi sono avviato veloce verso l'uscita. Una volta fuori mi sono reso conto di camminare sopra al tunnel dove ero passato poco prima, e la cosa mi ha emozionato non poco. Un ultimo sguardo al Forte Serre-Marie, un pensiero a quella che doveva essere stata la sua storia e la vita dei soldati che l'avevano abitato. Chissa quanti segreti e quante storie di vita conteneva quel luogo? Con quel pensiero mi sono allontanato e mi sono diretto verso Sestriere.